Mosca olearia: iniziamo a vigilare!

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Mentre l’acino dell’oliva cresce e prospera, tutti gli occhi sono già puntati sulla famigerata mosca. Infatti questi ditteri si trovano nella condizione di iniziare già tormentare e in alcuni casi rovinare il raccolto.

Due parole su questo parassita, che in passato ha prodotto molti danni nella nostra provincia.

La mosca dell’olivo (Bractrocera Oleae), è una specie carpofaga, che vive in Sud Africa e nel bacino del Mediterraneo. La sua larva va a rovinare la drupa dell’olivo. In base al clima, può avere da 2 a 8 generazioni in un anno.

I danni che possono essere prodotti da questo tipo di mosca, sono la distruzione della polpa dell’oliva da parte delle larve, la cascola delle drupe che sono state già infestate, un peggioramento della qualità delle olive e quindi dell’olio.

Ma come possiamo combattere questa infestazione? Innanzitutto è importante visitare frequentemente l’uliveto, per capire con esattezza se ce n’è  una in corso e a quale grado di gravità è arrivata.

Sono senza dubbio fondamentali gli aggiornamenti dell’Assam, disponibili ogni settimana sul loro sito. Qui potete trovare tutti i metodi di trattamento più adatti, con tutte le relative note agrometereologiche.

È questo insomma il momento per iniziare a vigilare sul proprio raccolto: solo così potrete arrivare alla fine e veder ripagata tutta la fatica di questi mesi.

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