I Monaci medievali, preziosi cultori dell’olivo

frate

Durante il Medioevo erano molti i contadini, ridotti in semi-schiavitù, che dai campi a loro affidati a volte non ricavavano nemmeno il necessario per vivere. Gli olivi, poco curati e abbandonati a loro stessi, stavano scomparendo.

Ma proprio in questo periodo sia i Monaci Benedettini che i Cistercensi iniziarono a i insegnare a uomini e donne come prendersi cura dei campi in maniera più efficace.

Spiegarono come dissodare i campi, ma soprattutto come piantare e curare piante che dessero loro un reddito e di che vivere.

Tra queste coltivazioni spiccavano le vigne e l’olivo: vino e olio erano preziosi, e la resa di molto superiore alle altre colture.

Grazie alla lungimiranza di questi ordini religiosi, i cosiddetti secoli bui del Medioevo mostrarono invece le campagne italiane ricche di olive e grappoli d’uva: un vero dono di Dio!

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